Come dichiaro in questa pagina, io sono una donna a mela.
L’ho accettato.
Ora fa parte di me… 😀
A parte gli scherzi, non é stato facile all’inizio confrontarmi con questa verità, io avevo sempre pensato di essere pera! Mi piacevano e mi piacciono molto i vestiti anni ’50 e li avevo presi come baluardi del mio armadio rifacendomi all’accezione “logica”: se io sono una donna a pera, mi stanno bene…
Il primo problema era che svalutavo il mio corpo e non perché la pera sia la forma del corpo più brutta, più che altro perché é caratterizzata da fianchi prominenti e spalle piccole e tutta la mia attenzione era rivolta al mio sedere, così non vedevo le mie spalle, il mio busto e il torace e soprattutto l’insieme. Ero fissata col mio culo in quegli anni un po’ lievitato e non c’era più niente, quindi ero per forza una pera: se allo specchio vedo solo fianchi, mi veniva difficile vedermi come un altra forma. Mi svalutavo perché ponevo l’attenzione solo sui “difetti” e non vedevo il bello che il mio corpo ha.
Il secondo problema era che fondamentalmente non volevo scoprirmi, non volevo andare oltre ai miei capricci mentali: ero chiusa nelle mie convinzioni e se qualcuno mi diceva che no, effettivamente non avevo i fianchi larghi, mi ci incazzavo!
IO HO I FIANCHI LARGHI!
-“Mi piacerebbe crederti, ma so che lo dici solo perché se no mi offendi. Invece io non ho nessun problema, so che li ho e puoi anche dirmelo.”
Inutile farvi intuire la faccia del mio interlocutore… (ahahah)
L’inizio della svolta é stata quando ho iniziato a seguire un corso di cucito e a confezionare abiti per me. Quando fai questo non c’é più “fantasia”… con le tue misure in mano e una professionista al tuo fianco per costruire il tuo cartamodello, sei a tu per tu con la verità.
E allora lo vedi riportato su carta il tuo bel torace e le spalle e poi le vedi rapportate ai fianchi e tutto cambia forma. Letteralmente.
Per valutare la mia tesi nascente però, dovevo fare delle prove con altri vestiti che purtroppo non avevo il tempo di confezionare io.
Ricordo che iniziai con un abito nero di GAP:
Questo vestito ha una forma un po’ svasata sulla gonna e la parte sopra si può sblusare un pochino.
Bene, ma non benissimo.
Ormai ero in negozio e cercai dell’altro da provare e mi sono imbattuta in questo:
E’ stata una rivelazione! Questo vestito mi donava tantissimo! Mi allungava la figura creando un punto vita più marcato.
E lì mi resi conto che non avevo mai considerato la mia figura per quello che é. Iniziai a provare altre cose che di solito si addicono alla forma della donna mela e con qualche aggiustata qua e là, capivo che era la strada giusta e ho iniziato ad amare sempre più come stavo.
Sembrerà banale, ma fu così che iniziò la mia storia d’amore con me stessa.